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Dio è in ogni creatura. Come potete, quindi, procurar loro tanto dolore?
Sri Sathya Sai Baba

Sono Johnny ed è la mia anima di cavallo che vi parla. Sono morto il 22 agosto 2012. Avevo solo 8 anni ed ero un cavallo buono ed amichevole, con tanta fiducia negli esseri umani. Il mio sguardo era sincero e regalavo il mio amore incondizionato senza chiedere nulla in cambio. Eh sì, pensavo di essere un cavallo fortunato e destinato ad una vita serena e lunga (sapete ero anche molto sano – non mi mancava nulla). Ero di casa da 4 anni in un posto bellissimo, nella valle del Seveso, alla Cascina della Volpe di Asnago di Cantù, e devo dire che il tutto mi piaceva molto …..

Ma poi è successo il tutto ed è stata la mia tragedia …..

Sono quasi sempre stato al paddock con altri miei simili e ci stavo anche bene. Solo che ultimamente eravamo almeno 6-7 in gruppo e lo spazio per le nostre esigenze era molto ridotto. C’erano alcune amiche cavalle che erano forse meno felici e serene di me e a volte si sfogavano tirando calci. Magari ce l’avevano con i propri padroni …  Antonio, il gestore del maneggio, non comprendeva le nostre esigenze e quando arriva il momento tanto atteso della pappa, ce la buttava lì vicina vicina, tanto che aveva la meglio in genere il più sgamato e prepotente. Sarà per questo che negli ultimi mesi ero così tanto dimagrito.

Ma torniamo al 22 agosto, ero come sempre nel medesimo paddock – ed ad un tratto mi arriva un calcio proprio sopra il ginocchio – ah che dolore atroce ! La mia gamba si era spezzata e non riuscivo più a muovermi, era terribile, ed ho aspettato tanto finché qualcuno se ne accorgesse (sapete, era solo ogni tanto che qualcuno ci guardava – in agosto – anche perché tanti dei nostri padroni non c’erano). Che enorme pena sorreggermi con 3 gambe con tutto quel dolore che mi annebbiava la vista. Poi sono arrivati, il gestore ed il dottore, voci concitate e telefonate alla mia amatissima padrona (preferirei chiamarla sorella in effetti) e poi ancora attesa. Infine ho visto spuntare un’enorme puntura che si avvicinava a me – ecco, forse ora fanno qualcosa per aiutarmi e guarirmi. Tac ! Ecco qualcosa che mi punge – fa male ! Inizio a sentire terribili crampi e mi manca il respiro – è la fine ! E barcollo per terra – sono morto. Sono disperato quanto la mia “sorella” per non aver potuto vivere questo momento di passaggio in mani amorevoli – ma loro hanno detto che non volevano inutilmente protrarre la mia sofferenza. Sarà vero?  infine, il giorno dopo, hanno caricato il mio povero corpo come inutile zavorra e lo hanno portato via …. a “smaltire”.

Ora la mia anima di cavallo è andata verso la luce, ma tante cose per me rimangono incomprensibili quando penso alla vita di noi cavalli in molti maneggi e la concezione che ne hanno gli umani …..

Non capisco perché a noi cavalli che viviamo insieme nei paddock non tolgono i ferri dai posteriori, eppure glielo avevamo fatto presente diverse volte – ma senza trovare ascolto. Non sanno che ci mettono ai piedi armi micidiali ?  Senza quei maledetti ferri, me la sarei cavato con una botta o contusione …. A noi cavalli piace stare in compagnia ma abbiamo bisogno che anche i gestori ci trattino con accortezza e non con menefreghismo. Come se la morte di uno di noi non contasse nulla !  Pensate che persino dopo questo tragico incidente successo a me, il gestore della Cascina della Volpe non riconosce la propria responsabilità e continua ad persistere nel tenerci ferrati, non curante di un possibile prossimo incidente ad un altro mio fratello cavallo. Oppure minaccia di rinchiudere tutti noi cavalli negli angusti box – una vita in prigionia – che angoscia ! Eppure le soluzioni alternative ci sono – so di posti i Germania dove oltre 70 cavalli vivono insieme in comunità, senza ferri, e non è mai successo nulla di fatale.

La Cascina della Volpe con questa scellerata gestione non andrà avanti per molto e penso che presto chiuderà oppure cambierà gestione. Quando non c’è amore per noi cavalli ma solo menefreghismo, le persone e i loro amici cavalli man mano se ne vanno ed è una cosa che ho visto succedere da quando sono arrivato qui – infatti, ero l’ultimo che aveva resistito e vedete con che risultati. La mia amica ora si sta struggendo per non avermi portato via per tempo – eh sì lo penso anch’io – ma questo oramai non serve più. Oh cavalli e persone che tenete a loro, per favore rompete questa catena e non venite in posti dove noi cavalli non siamo amati e rispettati.

Ora la mia anima sta vegliando sugli altri cavalli, cercando di ispirare anche gli umani che ci sono amici (e vi assicuro che tra loro qualcuno c’è) a impegnarsi in modo che noi cavalli possiamo avere una vita gioiosa e rispettata, nella nostra naturalità, e non essere trattati come oggetti usa e getta. Ma questa demenza umana fortunatamente dovrà necessariamente giungere a termine e spero che posti e persone come questi diventeranno solo lontani ricordi per noi cavalli che doniamo il nostro amore in modo generoso e incondizionato.

Little Johnny

(2004-2012)

Questo blog chiude qui con questo messaggio ma rimarrà visibile –  in testimonianza e memoria della tragica morte dell’amico Johnny, che se ne è andato troppo presto a causa della negligente gestione del posto che lo ospitava.

Ci presentiamo !

                          

CIRCOLO IPPICO

L’Associazione Sportiva Dilettantistica Equestre nasce per volontà e passione comune e dopo anni di esperienza amatoriale nel settore dei cavalli. Persone che intendono come scopo primario quello di far conoscere ed avvicinare al mondo equestre tutti coloro che mostrano interesse in particolare i bambini e i disabili. Crediamo che l’equitazione non voglia significare solo sport, ma amore per la natura e per gli animali.

L’Associazione vuole così sostenere e promuovere tutte quelle attività che si possono realizzare con la collaborazione e la partecipazione di quello che è stato da sempre considerato l’amico generoso dell’uomo il CAVALLO.

Dunque, amico per tutti e non per pochi come accadeva nel passato e per quello vi invitiamo a farci visita e a realizzare insieme a noi questo entusiasmante progetto.